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I 23 parametri di indicizzazione su Google da non sottovalutare

Nessuno sa esattamente quanti e quali sono i parametri che Google utilizza nel suo algoritmo di indicizzazione. Si parla di migliaia di elementi, in costante aggiornamento e con ponderazione mutevole nel tempo.
Esistono numerose guide che isolano molti di questi parametri di indicizzazione su Google. Ne abbiamo selezionato 23 di particolare importanza, che tutti i webmaster dovrebbero quantomeno conoscere per valutare se penalizzano o premiano i loro siti. Volutamente non affrontiamo quelli intimamente legati ai contenuti veri e propri, che affronteremo in un’altra sede. Elenchiamo invece quelli che, spesso sottovalutati, determinano un impatto molto elevato sull’indicizzazione di Google.

I parametri possono essere raggruppati in quattro grandi categorie: tecnici, sociali, sistemistici e contenutistici. Sono tecnici quelli che riguardano le prestazioni del codice di un sito e impattano sulla velocità dello stesso; sono sistemistici quelli che concernono le prestazioni del server su cui il sito è ospitato e ne determinano la velocità; sono sociali quelli che riguardano l’interazione tra il sito e i social networks e soprattutto l’engagement del sito stesso; infine sono contenutistici quelli che riguardano il modo in cui sono organizzati i contenuti del sito.
Il primo parametro che elenchiamo non ricade nelle quattro categorie sopra elencate, né è “gestibile” dai webmaster. Proprio per questo motivo è di vitale importanza per Google. Si tratta dell’Età del dominio. Questo parametro di indicizzazione sfugge naturalmente alle possibilità di ottimizzazione, perché dipende unicamente da quando il dominio del sito è stato registrato.

Parametri di indicizzazione sistemistici

1. Uso di certificati

I certificati SSL sono sempre più diffusi sia per la maggiore garanzia di sicurezza nello scambio dei dati tra browser e server, sia per la fiducia che ingenerano nell’utente. È assodato che Google premia i siti che si contraddistinguono implementando un certificato SSL.

certificato ssl

2. Tempo di risposta del server

La rapidità di un sito è diventato uno dei parametri tecnici cruciali. Google dà la massima importanza alla velocità con cui il server risponde ad una richiesta. I siti meglio posizionati hanno tempi di risposta intorno ai 200 millisecondi. Tempi superiori sono quasi sempre penalizzati. Ne deriva che hosting di bassa qualità come Aruba non offrono garanzie di posizionamento SEO.

gzip compressione

3. Utilizzo compressione gzip

Gzip è un metodo di compressione dei contenuti e dei file di un sito che può essere impostato a livello di configurazione nel file .htaccess, fornendo cosi ad ogni browser che ne fa richiesta un contenuto più leggero. Mediante gzip quindi si riducono i tempi di risposta HTTP da restituire al browser, e quindi anche i tempi di caricamento.

4. Utilizzo della cache del browser

La cache del browser non è altro che un sistema di memorizzazione locale di file e immagini. Spostando, mediante apposite configurazioni del file .htaccess, sui PC i contenuti ad accesso frequente (file css e js, immagini jpeg e font), se ne velocizza enormemente il tempo di caricamento e si solleva il server dal compito di spedire più volte gli stessi contenuti ai browser. Va da sé che questo sistema rende molto più rapido un sito e piace molto ai motori di ricerca.

Parametri di indicizzazione sociali

5. Numero di social mentions

Le social mentions sono tutte le attività di segnalazione che una pagina può ricevere sui principali social networks. Stiamo parlando dei like e delle condivisioni di Facebook, dei “+1” di Google+, del pin su Pinterest. Si tratta di una misura dell’engagement generato dalla pagina ed è un fattore di indicizzazione di sempre maggiore peso. Oltre alle social mentions, di pari importanza, segnaliamo le recensioni del sito su piattaforme come social o all’interno di Google stesso. non solo Google le legge e le utilizza nell’algoritmo di indicizzazione, ma le mostra anche tra i risultati delle ricerche organiche.

google-stars
engagement

6. Engagement del sito

La definizione e la misurazione dell’engagement relativamente ad un sito sono piuttosto complesse. Mentre per un post su Facebook, per esempio, è facile misurare l’engagement come rapporto tra azioni sociali e portata dello stesso, un sito presenza complessità e peculiarità che rendono molto approssimativo il calcolo. Possiamo comunque dire che google pesa in modo molto rilevante il rapporto click/ impression sui risultati delle ricerche organiche. Inoltre assegna valori molto negativi a siti con un bounce rate molto alto.

7. Backlinks domains

Domini in cui è pubblicato almeno un link al nostro sito. Maggiore è il numero dei backlinks domain, maggiore sarà l’autorevolezza del nostro sito. Maggiore è l’autorevolezza dei backlinks domain, maggiore sarà il peso del loro apporto al nostro sito.

8. Pagerank dominio e pagerank pagina

Il pagerank è stato creato da Google come metrica di misurazione di un dominio sulla base dei backlink domains. Anche se l’algoritmo non viene aggiornato da tre anni e la sua efficacia è tuttora dibattuta, è un parametro semplice ed indicativo dell’autorevolezza di un dominio. Domini con elevato pagerank hanno normalmente posizioni molto più elevate di domini con basso pagerank.

9. Alexa Ranking

Alexa è un motore di ricerca che basa le sue classificazioni sulla base delle visite effettuate dagli utenti della Alexa Toolbar e dalle barre degli strumenti integrate nei browser più comuni. Da questi dati Alexa estrapola una classifica mondiale dei siti accettando l’assunto che la propria base di utenti è un campione rappresentativo della popolazione internet. Assunto discutibile, ma ampiamente accettato, soprattutto negli Stati Uniti.

Parametri di indicizzazione tecnici

10. Tempo di download della pagina

Assieme al tempo di risposta, il tempo di scaricamento ha assunto grande importanza per Google. Questo parametro prende in considerazione il tempo complessivo in cui una pagina viene scaricata completamente. Tempi superiori ai 5 secondi sono normalmente penalizzati.

11. Numero di chiamate Css e JS

Parametro prettamente tecnico, il numero di chiamate a fogli di stile (css) e file javascript (js) influenzano la velocità di scaricamento di una pagina. Per ogni file, il server deve gestire una chiamata separata, trovare il file e renderlo disponibile al browser che lo ha richiesto. Ne deriva che siti con tanti file inclusi in ogni pagina sovraccaricano maggiormente di lavoro il server e rallentano la navigazione. Riunire, tramite appositi tool, i file in uno singolo accresce enormemente la velocità.

file css in html

12. Minificazione di Css e Js

Altro parametro tecnico: i file css e js attualmente inclusi nei siti web sono spesso ricchi di commenti, scritti con codice ben indentato ed ordinato. Ciò aiuta la lettura e la modifica da parte di un programmatore, ma li rende più pesanti in termini di bytes da scaricare (uno spazio è un byte). La minificazione trasforma questi file eliminando commenti e spazi bianchi, riducendo fino al 30/40% il loro peso. Chiaramente questi file non sono più leggibili da occhio umano, per cui ne va conservata la copia originaria.

13. Minificazione codice html

Questo parametro è analogo al precedente ma si riferisce al codice html delle pagine e non al css o al js.

14. Implementazione file robots.txt

Si tratta di un file non accessibile dagli utenti, ma riservato ai motori di ricerca. Descrive le regole di accesso alle cartelle in cui sono localizzati file e immagini che compongono un sito. Un file robots.txt ben configurato riduce lo stress del server quando viene indicizzato un sito da uno o più motori di ricerca.

Parametri di indicizzazione su Google contenutistici

15. Evitare layout tabellare

Le vecchie tabelle html hanno la caratteristica di rallentare il caricamento della pagina, pertanto sono penalizzate dai motori di ricerca. Un sito web moderno deve utilizzare solo layout senza tabelle.

16. Rapporto testo/codice

Si definisce come rapporto testo/codice la divisione del numero di caratteri visibili dall’utente con il numero di caratteri complessivi nel codice html di una pagina. Mantenere alto questo rapporto è positivo per l’indicizzazione sui motori di ricerca.

17. Ottimizzazione peso immagini

L’uso di immagini molto pesanti non piace ai motori di ricerca, perché rallentano i tempi di caricamento delle pagine e penalizzano gli utenti con connessioni molto lente.

18. Caricamento testo above the fold

Con questo termine si indicano i contenuti di una pagina che appaiono alla prima apertura del sito, senza che l’utente debba scorrere in basso. Quanti più contenuti saranno visibili in questo modo, tanto più il sito piacerà a Google.

19. Uso corretto delle intestazioni

Le intestazioni sono tag html scritti nella forma <h1>…</h1> fino ad <h6>…</h6>.  Indicano l’ordine gerarchico nelle titolazioni delle pagine e dei paragrafi, come in un libro. Google pone molta attenzione alle intestazioni, perché si aspetta che vengano utilizzate per evidenziare i concetti principali espressi in un sito. È quindi necessario strutturare in modo logico questi tag e disporli nella pagina rispettando una struttura gerarchica.

FB Open Graph

20. Uso dei meta Open Graph

Facebook ha introdotto nel 2010 l’Open Graph, un protocollo che definisce oggetti web in modo da facilitare l’integrazione tra i siti internet ed il principe dei social networks. Le pagine di un sito possono quindi essere categorizzate e descritte utilizzando oggetti dell’Open Graph come se si trattasse di oggetti Facebook. In altre parole, i webmaster possono inserire nei loro siti delle meta informazioni che rispettano lo standard OG per segnalarli meglio e renderli più facilmente condivisibili. La presenza dei tag Open Graph é uno dei parametri di indicizzazione su Google più apprezzati.

21. Evitare uso di Flash e Frame

Le vecchie tecnologie Flash e dei Frame sono ormai viste di pessimo occhio dal motori di ricerca. Per Google si tratta di oggetti “chiusi”, non facilmente indicizzabili. Per questo motivo i siti che li contengono ancora vengono penalizzati nei risultati delle ricerche.

22. Uso Favicon e Apple Icon

L’uso delle icone come la favicon e la apple icon è diventato importante a seguito della diffusione dei device mobili, che – si sa – non beneficiano di ampi display e richiedono contenuti di dimensioni ridotte. Pur non essendo uno dei parametri di indicizzazione su Google cruciali, è di aiuto nel complesso di una strategia SEO efficace.

23. Errori html

Gli errori di codice html sono un parametro molto importante di indicizzazione, non solo perché possono causare problemi di visualizzazione, ma anche perché la loro interpretazione rallenta i browser. È sempre meglio porre attenzione nella corretta scrittura del codice per non incorrere in penalizzazioni SEO.